Il Sottosegretario alla Difesa Sen. Isabella Rauti ha visitato oggi a Montorio Veronese la Caserma “G. Duca” dell’Esercito, sede del 4° Reggimento Alpini Paracadutisti e dell’85° Reggimento Addestramento Volontari “Verona”.
Rauti è intervenuta alla festa di Corpo degli Alpini Paracadutisti, che quest’anno celebrano il ventennale della costituzione del Reggimento ed il 25° anniversario del primo brevetto Ranger e, nel corso della cerimonia, ha consegnato il brevetto a 18 nuovi operatori Ranger.
“Oggi celebriamo la progressiva evoluzione della realtà degli Alpini Paracadutisti, che ha portato dieci anni fa all’ingresso del 4° Reggimento nelle Forze Speciali dell’Esercito. Lo sviluppo degli Alpini paracadutisti è caratterizzato dalla crescita quantitativa e dall’aumento qualitativo delle capacità fino al riconoscimento della qualifica di unità Ranger, in grado di condurre tutto lo spettro delle operazioni di Forze Speciali e, in modo particolare, le azioni dirette in ambiente montano e artico, con la forza e la determinazione riassunte nel motto ‘Mai Strack’”, ha detto Rauti nel suo intervento.
“Oggi il 4° Reggimento Alpini Paracadutisti e il Battaglione Monte Cervino celebrano la loro storia, il loro valore antico e moderno, il senso di appartenenza ad unità operativa con attitudini elitarie e uniche. Alpini e paracadutisti che intrecciano le capacità individuali a quelle di impiego in un sistema complesso di gruppo, nell’ azione congiunta e simultanea di più operatori che produce un effetto di altissima efficacia. Siete un’unità altamente specializzata, con una reputazione di eccellenza in Italia e all’estero, su cui l’Esercito e la Difesa sanno di poter fare pieno affidamento anche in una fase come quella attuale, caratterizzata da un aumento delle conflittualità e dall’instabilità globale.
Il Sottosegretario ha visitato anche l’85° RAV, reparto incaricato della formazione di base dei Volontari in Ferma Iniziale (VFI) dell’Esercito.
“L’Esercito sta investendo sui giovani, sulle nuove generazioni, per essere sempre più pronto ad affrontare le sfide multidimensionali che ci circondano e quelle che si prospettano, cui bisogna rispondere con strumenti tecnologicamente all’avanguardia e sofisticati”, ha detto il Sottosegretario rivolgendosi ai giovani volontari impegnati nel Corso.
“L’Esercito sta acquisendo una dimensione necessariamente più tecnologica, nell’addestramento e nella formazione sia di base che avanzata, come gli impieghi richiedono. Il progetto formativo dei Volontari è moderno e segue orizzonti ampi; all’85° Reggimento i giovani diventano soldati, ricevendo i fondamenti tecnici e l’etica motivazionale della professione militare. La formazione è un dominio strategico per la Difesa, prepara ad affrontare sfide sempre più complesse e minacce ibride alla sicurezza. Formazione, addestramento, professionalità e impiego di tecnologie avanzate sono le risposte necessarie ai nuovi scenari”, ha concluso Rauti.